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Molti linguaggi di programmazione forniscono un tipo di dato i cui valori rappresentano caratteri, cioè lettere dell’alfabeto (sia maiuscole che minuscole), cifre decimali (0, 1, …, 9), segni di interpunzione, parentesi, …

Costanti di tipo char

In Java, il tipo di dati char usa 16 bit per ogni carattere, e usa il codice UNICODE, che permette di rappresentare 216 = 65535 caratteri: questo permette di fissare in modo univoco la codifica di tutte le lettere usate negli alfabeti occidentali, nonché di ideogrammi e segni usati in altre lingue.

Le costanti di tipo carattere si scrivono tra singoli apici. Una costante di questo tipo può essere un carattere semplice o una sequenza di escape.

char ch1 = ‘a’; Assegno alla variabile ch1 il carattere a minuscola
char ch2 = ‘/n’; Assegno alla variabile ch2 il carattere di ritorno a capo
char ch3 = ‘ \” ‘; Assegno alla variabile ch3 il carattere di doppio apice

Il tipo di dati char è a tutti gli effetti un tipo numerico:

– si possono applicare ai char tutti gli operatori aritmetici;

– si possono convertire char in int e viceversa, eventualmente usando l’operatore di cast.

char ch1 = ‘a’;
char ch2 = ‘c’;
char ch3 = (char) ((ch1 + ch2)/2);
System.out.println(ch3);
Stampa la lettera b
char ch = ‘A’;
int code = (int) ch;
System.out.println(code);
Due modi equivalenti di stampare il codice UNICODE di ‘A’, 65.

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